Gli accessori definitivi per la primavera londinese. Gessetti.
Se c'è una cosa che Londra ti insegna è che il sole non va sprecato.
Il calendario dice che siamo ancora in Aprile e una giacca leggera sarebbe appropriata? Se fuori ci sono improvvisamente 20 gradi non fare domande: spoglia te stesso e i tuoi figli e esci come se fosse il 20 di agosto.
Alla fine ci fai l'abitudine.
Se c'è un'altra cosa che Londra ti insegna è che hanno inventato le lavatrici. Cioè, ovviamente lo sapevi anche prima, ma la flessibilità di lasciare sdraiare i tuoi figli sul marciapiede in Italia non l'avevi sviluppata. In effetti, con o senza terriccio, i vestiti che indossano oggi difficilmente li rimetteranno domani e allora tanto vale che siano sporchi del tutto.
Il punto 2 va di pari passo con la terza cosa che gli inglesi ti insegnano: di germi stradali non si muore. Di noia e mancanza di stimoli invece sì. Anche se lentamente e impercettibilmente.
E se dopo la scuola il tempo per il parco non sempre c'è, quello per un momento di sfogo creativo, come il sole, non va sprecato.
E' così che la primavera qui si riempie di polvere di gessetti. In tasca. In borsa. In piccoli sacchetti di plastica sotto i passeggini.
C'è chi si dà alla street art pura e semplice. Allegramente scomposta e disordinata.
Chi disegna piccole mappe per camminarci dentro e perdersi come nel mondo vero.
Chi rispolvera giochi tradizionali, come la campana.
L'allegria è abbastanza contagiosa e il danno inesistente. Alla prima pioggia, che qui, si sa, non si farà aspettare, scivolerà via tutto in un rivolo lieve e colorato.
Per chi vuole strafare, poi, basta un rastrello: