COLICHE GASSOSE NEL LATTANTE E COSA FARE
Quando un piccolo bambino piange spesso, nel corso della giornata, si pensa subito alle coliche gassose infantili o del lattante.
Dobbiamo fare una premessa che riguarda il pianto del bambino.
Ogni bambino nei primissimi mesi di vita può piangere per i più disparati motivi.
Nella maggior parte dei casi piange senza che vi sia dolore.
Il pianto, del resto, rappresenta l’unico strumento che il bambino può utilizzare sia per esprimere i suoi bisogni. Siamo essi fame, sete, stanchezza oppure disagi psicologici ed affettivi, paure ed emozioni.
Spesso ci troviamo di fronte ad un pianto inconsolabile che mette in grande ansia i genitori. Magari sono al primo figlio e non sanno come comportarsi.
Dobbiamo allora sforzarci di mantenere la calma. Aggiungere una buona dose di pazienza. Accostarsi al piccolo e cercare di calmarlo sperimentando soluzioni che possano rassicurarlo.
Certo sarà soprattutto la sera che, tutti più stanchi e anche un po’ intimoriti dalle ore che verranno, sarà meno facile “capirsi”, cioè rassicurarsi e trasmettere sicurezza.
Alcuni semplici accorgimenti possono contribuire a dare sollievo al piccolo.
Per esempio ridurre al massimo gli stimoli esterni (luce, rumori). Consolare e cullare affettuosamente il piccolo con movimenti ritmici.
Non mettere il piccolo in posizione orizzontale subito dopo il pasto. Ma tenerlo in posizione eretta per almeno mezz’ora per favorire lo svuotamento dello stomaco.
LE COLICHE GASSOSE
Il pianto che accompagna la colica si riferisce a un dolori addominali improvvisi, prevalentemente serali.
Accompagnati da agitazione, arrossamento del volto, addome teso, flessione degli arti inferiori sull’addome e meteorismo, fino all’emissione di gas.
Si tratta di un disturbo che si risolve da solo nella maggior dei casi entro il III-IV mese di vita.
COSA SI PUÒ FARE?
Dopo che il pediatra di fiducia avrà intuito che ci troviamo di fronte ad una eccessiva produzione di gas intestinale che in alcuni bambini provoca le coliche gassose, potremo aggiungere delle precauzioni comportamentali.
Potrebbe essere utili mantenere il nostro cucciolo a pancia in giù quando è sveglio. Questo permette alla muscolatura intestinale di fare “ginnastica”. Di eliminare l’aria in eccesso.
Esistono poi le famose gocce di simeticone. Queste però non funzionano in molti bambini.
Altri farmaci sono sconsigliati.
In alcuni casi può essere utile l’applicazione di un sondino rettale per favorire la fuoriuscita di aria. Da usare però solo dopo consiglio del pediatra e dopo aver visto ed imparato come si deve posizionare.
Va poi verificato che il bambino si scarichi regolarmente. Tutti i bambini devono scaricarsi almeno una volta al giorno.
COSA NON FARE
Sarebbe sbagliato, di fronte ad un pianto del nostro piccolo correre subito in pronto soccorso.
Spesso si arriva lì e il piccolo non piange più. Il giretto in macchina lo ha tranquillizzato.
Gli studi finora effettuati non hanno dimostrato che eliminare alcuni (o molti) alimenti dalla dieta delle mamme che allattano diminuisca il pianto dei neonati.
Abbastanza inutile è anche cambiare il latte artificiale.
COSA ABBIAMO IMPARATO
Molto frequentemente i bambini piccoli piangono per comunicarci disagi psicologici o bisogni non soddisfatti. Possiamo pensare alle coliche gassose solo dopo che il nostro pediatra di fiducia ha accertato la loro presenza. In questo caso dobbiamo seguire i suoi consigli e mantenere sempre la calma.
Tratto da: Pediatra Milano