IL PANNOLINO NELLA STORIA
Diversamente da oggi, in cui i bambini, già da appena nati, beneficiano delle cure più sofisticate e di qualità, nel passato esistevano delle problematiche che dovevano essere risolte con gli strumenti che si possedevano (molto meno di quelli di oggi!)
Uno di questi problemi era quello di riuscire a coprire i bambini per poter “arginare” la pipì e la cacca e di lasciarli puliti! Oggi esiste il pannolino, ma vediamo nel tempo come questo strumento si è evoluto!
Nelle civiltà primitive i bambini venivano coperti con delle pelli animali e imbottite con piante e materiali che una volta sporcati potevano essere facilmente cambiati. D’altronde anche gli adulti utilizzavano questa tecnica per potersi coprire le zone intime. Questi rimedi però molto spesso irritavano la pelle del bambino e lo infastidivano notevolmente.
Durante il periodo del Medioevo, si utilizzavano invece delle strisce di lino che si avvolgevano intorno al bacino del proprio figlio e fermate con una spilla. Dall’utilizzo del lino deriva la parola “panno – lino”.
Successivamente il lino venne sostituito con un altro tessuto, ovvero il cotone, che risultava molto più resistente e più adatto. Questi si potevano lavare e riutilizzare più volte.
Dagli anni 60 in poi, in Italia e in tutta Europa, vennero creati i primi pannolini in cellulosa insieme ad una mutanda di plastica che la ricopriva. Quest’ultima però portava alla creazione di eritemi al bambino e quindi negli anni successivi venne implementata la qualità del pannolino creato solo con la cellulosa. I pannolini però non erano monouso ed erano soprattutto di grande dimensione.
Oggi per favorire una pulizia migliore del bambino, sono stati fatti numerosi passi avanti nella creazione di pannolini monouso, sottili e comodi.