“Voglio ancora il pannolino!”: quando è giusto separarsene?
Durante l’infanzia, arriva un momento in cui il bambino è chiamato a separarsi dall’amato pannolino. È un compito molto faticoso, ma necessario perché favorisce l’autonomia infantile e l’ingresso nell’ambiente sociale: il controllo di evacuazione e minzione permette, sia al piccolo sia ai genitori, di non incorrere in situazioni socialmente inadeguate.
La maggior parte dei bambini raggiunge questa tappa entro i quattro anni: indicativamente tra i due e i tre anni viene infatti acquisita la capacità di regolare l’evacuazione e poi, tra i tre e i quattro anni, quella di trattenere la minzione. Tuttavia non è sempre così: ogni bambino è un soggetto unico e diverso, proprio come è unica ogni relazione genitore-figlio, per cui conquisterà il controllo degli sfinteri con i propri tempi.
In questo processo, fondamentale è dunque la sensibilità e l’empatia degli adulti – in particolare di mamma e papà – nel percepire la predisposizione e le caratteristiche del piccolo: l’apprendimento relativo al controllo dei segnali che provengono dal corpo dovrebbe procedere gradualmente e non dovrebbe essere incentivato dall’insistenza, perché così facendo si potrebbero invece originare una resistenza e una fatica nel bambino, il quale può non aver ancora consolidato alcune competenze necessarie al mantenimento delle pratiche igieniche.
È bene, infatti, che tutti gli strumenti – come il vasino, ma anche le abilità motorie – siano padroneggiati prima di occuparsi della cura di sé e dell’ascolto del proprio corpo. Per questo motivo, non sempre si è pronti a svezzarsi dal pannolino quando vorrebbero mamma e papà, oppure le educatrici del mondo scolastico: sono spesso le esperienze infantili, con i vissuti che le accompagnano, a dettare i tempi delle conquiste evolutive!
Educare alla pulizia e alla cura del corpo prima del tempo può quindi essere controproducente, anche perché confusione e ansia possono presentarsi nei più piccoli e ritardare ancora di più lo svezzamento dal pannolino.
Nonostante ciò, mamme e papà possono certamente stimolare la curiosità e la familiarizzazione con oggetti come il vasino e il gabinetto, affinché i bambini possano includerli nella loro vita e servirsene quando si sentiranno pronti. Grazie alla particolare sensibilità genitoriale nei confronti di esigenze evolutive e tempistiche individuali, i piccoli potranno anche acquisire una maggior consapevolezza delle proprie capacità e della propria progressiva indipendenza da mamma e papà. Così sarà possibile l’esplorazione del mondo e il raggiungimento delle tappe evolutive tanto ambite.