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FRECCIAROSA 2021: SALUTE E PREVENZIONE TORNANO A VIAGGIARE IN TRENO

  • dall’1 al 31 ottobre tornano i consulti a bordo dei treni ad alta velocità, treni regionali e nei FrecciaLounge delle stazioni

  • consulenze gratuite in modalità online sulla “Piattaforma Frecciarosa” (www.frecciarosa.it)

  • la prevenzione deve tornare a viaggiare: nel 2020 oltre 3.300 diagnosi in meno rispetto al 2019 causa Covid


Oltre il 90% delle donne con tumore del seno, scoperto in fase precoce, guarisce. Merito degli esami di prevenzione che però, durante il lockdown causato dalla pandemia, hanno subito una serie di ritardi, per questo i controlli per le diagnosi precoci devono ripartire quanto prima. È l’obiettivo dell’undicesima edizione di Frecciarosa, progetto promosso da IncontraDonna con il Gruppo FS Italiane, col patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Salute e il sostegno dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e di Farmindustria.


L’iniziativa è presentata oggi in una conferenza stampa al Ministero della Salute. Dopo lo stop alle attività in presenza, quest’anno tornano le consulenze a bordo treno: è prevista la presenza di specialisti sui treni ad alta velocità e regionali e nei FrecciaLounge delle stazioni che offriranno ai viaggiatori consulenze gratuite di prevenzione oncologica. In più, per tutto il mese di ottobre, continuano i teleconsulti online sulla piattaforma frecciarosa.it.


“Nel 2020, in Italia, sono state stimate quasi 55mila nuove diagnosi di tumore della mammella, la neoplasia in assoluto più frequente in tutta la popolazione – afferma Adriana Bonifacino, Presidente di IncontraDonna Onlus -. Scopo di ‘Frecciarosa’ è diffondere la cultura della prevenzione in un contesto sdrammatizzante e inusuale: i treni e le stazioni diventano luoghi d’incontro tra medici e cittadini in un simbolico ‘viaggio nella salute’. La pandemia ha allontanato la popolazione da corretti stili di vita in termini di alimentazione sana e attività fisica costante e ha determinato criticità nell’adesione agli esami di screening con tempistiche accettabili. Sono le conseguenze indirette del virus. Nel 2020, rispetto al 2019, contiamo oltre 3.300 diagnosi mancate di carcinoma della mammella, 2.700 di collo dell’utero, 1.300 di carcinoma del colon-retto e oltre 7.400 di adenomi colorettali avanzati, proprio per il blocco e i ritardi nel riavvio dei programmi di prevenzione secondaria. È nostro compito far retrocedere in tempi rapidi questi numeri, altrimenti incrementeranno esponenzialmente. Nei prossimi anni la gestione delle patologie oncologiche sarà più complessa, perché i ritardi rischiano di causare diagnosi in stadio più avanzato. Pertanto, se da una parte dobbiamo sollecitare le Istituzioni - e lo stiamo facendo anche come Associazione - a riprendere quanto prima la normalità negli screening, nella medicina del territorio e nell’abbattimento delle liste di attesa negli ospedali, dall’altra – continua la prof.ssa Bonifacino - dobbiamo essere responsabili in prima persona di una ripresa dei controlli”.


Lo scorso anno, a causa della pandemia, è stata realizzata un’edizione speciale del ‘Frecciarosa’, totalmente online, che ha raggiunto ottimi risultati: dal 1° al 31 ottobre 2020 il numero complessivo di utenti della piattaforma è stato pari a 30.300, a testimonianza che la cultura della prevenzione ha toccato davvero una percentuale ingente di popolazione. Ben 7.860 persone hanno scaricato la versione online del Vademecum della Salute.


Il Vademecum della Salute 2021, redatto da Adriana Bonifacino e da diversi specialisti, con il supporto e la supervisione del Ministero della Salute, contiene informazioni utili e certificate per la tutela del benessere di donne e uomini lungo tutto l’arco della vita. Il Vademecum è consultabile online sulla piattaforma www.frecciarosa.it dove, per l’intero mese di ottobre, saranno offerti gratuitamente teleconsulti con professionisti della medicina, webinar ed eventi con esperti.

“Giunto alla sua undicesima edizione, il progetto ‘Frecciarosa’ rappresenta un’iniziativa di grande valore perché porta la cultura della prevenzione più vicino alle persone – spiega il Ministro della Salute, Roberto Speranza, nell’introduzione del Vademecum -. La rete territoriale e la prevenzione sono le leve principali per affrontare e vincere le sfide del futuro. La pandemia ci ha insegnato che è necessario riportare le politiche di prevenzione, di educazione alla salute e di assistenza socio-sanitaria al centro delle priorità e degli investimenti, per riformare il Servizio Sanitario Nazionale con visione e coraggio. Ci sono ora le condizioni per trasformare questa profonda crisi in una straordinaria opportunità di cambiamento. È questa la sfida più importante del nostro presente”.


“Trenitalia e tutto il Gruppo FS Italiane confermano il sostegno al progetto ‘Frecciarosa’ che in dieci anni ha permesso a migliaia di donne e uomini di ricevere, a bordo treno o nelle sale dedicate ai viaggiatori, visite e informazioni mediche sui corretti stili di vita, migliorando la cultura della prevenzione – afferma Luigi Corradi, Amministratore Delegato e Direttore Generale Trenitalia -. La sostenibilità sociale è uno dei valori che ci guida, fondamentale per tutte le nostre attività. È forte la nostra attenzione verso le esigenze delle persone, partendo dalle fasi di costruzione di un treno pensato e progettato per accogliere tutti fino alle necessità dei passeggeri prima, durante e dopo il viaggio. In questa edizione ‘Frecciarosa’ tornerà a viaggiare a bordo dei nostri treni coprendo tutto il territorio nazionale.”


Le testimonial dell’edizione 2021 sono la cantante Orietta Berti e la docente di ballo, Carolyn Smith, icona della battaglia contro il tumore, che attraverso il suo esempio ha dato coraggio e speranza a migliaia di pazienti oncologici. Flaminia Fegarotti porterà un’ulteriore testimonianza in qualità di paziente. “Il ballo e, più in generale, l’attività fisica praticata con regolarità rappresentano un importante strumento di prevenzione primaria – spiega Giordano Beretta, Presidente nazionale AIOM -. Le evidenze scientifiche più robuste riguardano il cancro della vescica, della mammella, dell’endometrio, dell’esofago, dello stomaco, del colon-retto e del rene. Questi studi mostrano un’associazione tra aumento dell’attività fisica e riduzione del rischio di cancro, che per alcune neoplasie raggiunge il 20%. L’esercizio fisico di moderata intensità è utile anche dopo la diagnosi di cancro ed è entrato a far parte della gestione della malattia. È dimostrato, ad esempio, il legame tra attività fisica, minori recidive e maggiore sopravvivenza nelle donne colpite da cancro della mammella. In queste pazienti, l’attività fisica riduce anche la sindrome ansioso-depressiva e migliora la qualità di vita. Siamo orgogliosi di collaborare alla realizzazione di progetti come ‘Frecciarosa’, promossi dal mondo del volontariato e rivolti a tutti i cittadini”.


“Dall’emergenza pandemica possiamo trarre insegnamenti preziosi. Il più importante è che la salute è anche ricchezza, libertà, coesione, comunità, lavoro, uguaglianza. Senza salute e investimenti nelle Scienze della Vita non c’è futuro, né sviluppo armonico della Società - conclude Enrica Giorgetti, Direttore Generale di Farmindustria -. Con orgoglio ricordo il coraggio e la determinazione delle donne nella battaglia contro il Covid, come professioniste della sanità, medici, infermiere e come ricercatrici pubbliche e delle Imprese del farmaco. Donne che hanno rappresentato e rappresentano un pilastro della salute e della sua gestione a livello famigliare e sociale, in quanto principali caregiver. E che spesso curano gli altri ma trascurano se stesse. Ecco perché è fondamentale continuare a diffondere quella cultura della prevenzione che, come aziende farmaceutiche, da tempo stiamo promuovendo, con un welfare mirato sulla persona. Imprese leader per occupazione femminile che raggiunge quota 43% dei dipendenti (rispetto a una media dell’industria pari al 29%) e nella R&S sale addirittura al 52%. E le donne ricoprono spesso ruoli di responsabilità: sono infatti il 42% di dirigenti e quadri (52% tra gli under 40). Nella farmaceutica la parità di genere è da anni una realtà”.

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