FUTURE INVENTORS: CONTAMINAZIONE TRA SCIENZA, TECNOLOGIA E ARTE
Il Museo presenta un nuovo progetto di educazione alle STEM con un laboratorio dedicato all’esplorazione di tecnologie digitali e linguaggi artistici ed espressivi d’avanguardia.
Apertura al pubblico da sabato 4 dicembre.
Museo Nazionale Scienza e Tecnologia | Via San Vittore, 21 - Milano
Il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia e Fondazione Rocca presentano Future Inventors, il nuovo progetto che propone un approccio educativo che contribuisca al potenziamento dell’insegnamento e dell’apprendimento delle STEM nella scuola secondaria di I° grado. Attraverso contenuti, pedagogie, tecnologie digitali, linguaggi artistici ed espressivi di avanguardia quali proiezioni interattive, sound art, videomapping e algoritmi creativi, tutti integrati in percorsi di apprendimento attivo e sperimentale, il progetto contribuisce a coinvolgere e appassionare i ragazzi dagli 11 ai 13 anni, arricchendone la pratica educativa in classe.
Tra gli aspetti innovativi del progetto c’è la realizzazione di un laboratorio, uno spazio che funge da luogo di sperimentazione della metodologia di Future Inventors, ma allo stesso tempo diventa anche una risorsa permanente a disposizione di tutti i visitatori del Museo. Il laboratorio apre al pubblico a partire da sabato 4 dicembre proponendo un percorso esperienziale innovativo basato sulla contaminazione originale fra scienza, tecnologia e arte.
Nel sistema scolastico italiano, emerge sempre più forte la necessità di dotarsi di una strategia educativa perché la ripresa scolastica possa guardare al futuro. Nell’ambito del dibattito intorno all’educazione alle STEM e alle competenze del 21° secolo trovano posto anche le competenze digitali, che sono una grande emergenza e una delle sfide prioritarie per aumentare la competitività del nostro sistema e per creare una consapevolezza e uno spirito critico sul ruolo della tecnologia e delle sue applicazioni nella vita delle persone.
In questo scenario, il progetto Future Inventors nasce per rispondere a bisogni e domande che il mondo della scuola pone da tempo. Grazie alla visione e al sostegno di un industriale e filantropo attento all’educazione, il progetto definisce e mette a disposizione un approccio all’insegnamento e all’apprendimento che, attraverso una serie di risorse educative originali, attività di formazione per insegnanti ed esperienze per gli studenti, mira a contribuire all’educazione alle STEM nella scuola secondaria di I grado.
Future Inventors propone un processo di apprendimento, dedicato agli insegnanti e ai loro studenti oltre che al pubblico del Museo, basato sulla contaminazione originale fra STEM e Arte, digitale e analogico, fisico e virtuale che si fondono nella stessa: la cultura digitale, così vicina alla quotidianità dei ragazzi, viene usata per attivare nuove connessioni e comprensioni e diventa lo strumento che permette di esplorare contenuti scientifici e aspetti di metodo.
Lo staff educativo del Museo, insieme a Fondazione Rocca, ha progettato, sperimentato e definito un approccio totalmente nuovo, che utilizza pedagogie, tecnologie digitali, linguaggi artistici ed espressivi d’avanguardia, tutti integrati in percorsi di apprendimento attivo e sperimentale. Immagine e Suono sono stati scelti come temi-focus delle esperienze e delle attività educative proposte, poiché entrambi sono ambiti pluridisciplinari contenuti del programma scolastico e, allo stesso tempo, linguaggi digitali diffusamente usati dai giovani.
L’intenzione è quella di poter successivamente applicare a scuola l’approccio di Future Inventors in un ambito pluridisciplinare più ampio. Ciò potrà potenziare la formazione degli insegnanti, contribuendo allo sviluppo di conoscenze e competenze trasversali (incluse quelle digitali) degli studenti: in senso ampio anche sostenendo la crescita di una cittadinanza attiva.
Il percorso di Future Inventors si articola attraverso tre diverse fasi: catturare quindi invitare insegnanti e studenti a partecipare attivamente, mediante l’uso di installazioni artistiche in cui immersione ed esperienza estetica stimolano all’impegno dei sensi, del corpo, delle emozioni, spesso in modi inattesi e con un impatto forte e immediato; approfondire i concetti STEM connessi all’esperienza vissuta nella fase precedente attraverso il lavoro di indagine e di sperimentazione che aiuta a capire le loro caratteristiche e costruire le conoscenze e competenze necessarie a consentire la riproduzione in altri contesti dei concetti imparati; manipolare contenuti e strumenti a partire dalle conoscenze, competenze ed esperienze sviluppate nelle fasi precedenti mediante lo sviluppo di un proprio progetto che si caratterizza da una forte dimensione di auto-espressività e di narrazione individuale.
Il nuovo laboratorio è dotato di diverse installazioni di arte digitale create in collaborazione con artisti di livello internazionale, come Gerhard Funk, Michael Bromley, Anders Lind, Machiel Veltkamp e Moritz Simon Geist. Queste diventano dei nuovi contesti per l’esplorazione e la sperimentazione di contenuti STEM, in particolare negli ambiti di Immagine e Suono, ma anche per l’esplorazione creativa delle connessioni tra tecnologia, arte e scienza.
Proiezioni interattive, sound art, videomapping e algoritmi creativi, insieme a strumenti analogici e digitali e a tutte le esperienze del laboratorio, invitano a una partecipazione attiva e alla “manipolazione” diretta degli strumenti e dei linguaggi che il laboratorio stesso propone all’interno di un programma ricco di attività progettato dallo staff Education del Museo.
Ispirandosi dalla cultura digitale che connota molte delle esperienze, il pixel è stato scelto come elemento base e unificatore per caratterizzare gli elementi più identificativi dello spazio.
L’apertura al pubblico, oltre ai giorni 4-5-7 dicembre, è prevista anche nel periodo delle vacanze di Natale, nei giorni 28-29 dicembre 2021 e 3-4-5 gennaio 2022.
Dopo la fase di ricerca e sviluppo e la co-progettazione con un gruppo di insegnanti esperti, il progetto Future Inventors prevede una prima fase iniziale di sperimentazione mediante il coinvolgimento di cinque scuole lombarde che, per tutto l’anno scolastico 2021-2022, partecipano al percorso di formazione in Museo e a scuola con insegnanti dell’area sia scientifica che artistica e le relative classi. Le scuole coinvolte sono: I.C. P. Thouar e L. Gonzaga, I.C. Luigi Chiesa di Spino D’Adda - Dovera, Educandato Statale Emanuela Setti Carraro Dalla Chiesa, Istituto Leone XIII, e Collegio San Carlo.
Il percorso inizia infatti dall’esperienza immersiva nel laboratorio Future Inventors al Museo durante la formazione, per poi proseguire con le attività rivolte agli studenti. Da questa esperienza, gli insegnanti riceveranno proposte e strumenti con l’obiettivo di innovare l’insegnamento delle STEM superando alcune tradizionali separazioni tra le discipline.
Sempre durante l’anno scolastico 2021-2022, è previsto un programma di residenze al Museo da parte di artisti che lavorano nell’intersezione fra scienza, tecnologia e arte che, durante la loro permanenza, interagiscono direttamente con gli studenti per far conoscere le STEM da un punto di vista diverso.
Per tutta la durata del progetto, il Centre for Research in Education in Science, Technology, Engineering & Mathematics (CRESTEM) del King’s College di Londra, condurrà uno studio di ricerca per definire le caratteristiche e gli aspetti di innovazione educativa di questo nuovo approccio all’educazione alle STEM. La metodologia infatti emergerà come il principale risultato di questo progetto di ricerca, con l’intenzione di contribuire a una modalità di apprendimento e insegnamento che sia sostenibile e trasferibile successivamente su ampia scala, diventando risorsa riconosciuta e rilevante per l’educazione.
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