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INCLUSION FOR CHILDREN: UN NUOVO PROTOCOLLO DI RICERCA RITAGLIATO SUI BISOGNI DEI BAMBINI


Da gennaio a maggio 2024 il centro di ricerca educativa Learning Science hub dell’ateneo foggiano Unifg condurrà un progetto rivolto a bambini e bambine del territorio: 7 laboratori per le classi prime della provincia, in un percorso che toccherà diversi ambiti, dall’arte alla musica, dall’alfabetizzazione emotiva allo sviluppo di spirito critico.

Obiettivo? Rendere le classi più inclusive.


Nel 2021 l’ex presidente dell’INVALSI Anna Maria Ajello pubblicava un articolo sul concetto di ”imparare ad imparare”, una competenza chiave che si dovrebbe insegnare fin dalla scuola primaria.

La società contemporanea è una società “della conoscenza”, scrive Ajello, dove l’individuo è immerso ogni giorno nell’informazione e in un flusso di dati praticamente illimitato. Ecco quindi che la scuola cambia, l’educazione cambia: ai giovani cittadini e alle giovani cittadine del domani serve un modello di apprendimento che consenta loro di continuare ad imparare per tutta la vita.


“Il programma che abbiamo ideato cerca di abbracciare diverse sfumature dell’inclusione” spiega la promotrice dell’evento, Giusi Toto, “anche se ovviamente, lavorando in un luogo di formazione quale l’Università, il nostro primo pensiero va agli studenti con Bisogni Educativi Speciali. La prima giornata è stata dedicata all’accessibilità: parleremo di tecnologie inclusive, con uno sguardo alle possibilità offerte dal settore videoludico, ma anche di sport. La seconda giornata ha visto un approfondimento sulla scuola, dalle recentissime evoluzioni della didattica in ambienti digitali al valore di arte e musica per la pedagogia speciale. L’ultima giornata ha radunato esperti di fama nazionale per condividere alcune riflessioni conclusive delle tre giornate, sul valore dell’inclusione e sul lavoro che bisognerà svolgere in futuro”.

Numerosi anche i laboratori proposti: nella prima giornata, ad esempio, il team torinese di Novis Games, vincitore del premio DigithOn2023, farà sperimentare ai partecipanti un innovativo ambiente di gioco accessibile a persone con disabilità visive; mentre, il giorno seguente la scrittrice Paola Nicoletti, autrice di “Raccontami il mare che hai dentro”, condurrà un laboratorio di espressione letteraria.


Il protocollo Inclusion for children (Ifc), messo a punto dal team di ricerca Learning Science hub (LSh) dell’Università di Foggia, parte proprio da questo appunto: coinvolgere studenti e studentesse in una didattica non puramente nozionistica, ma che possa insegnare competenze utili “per la vita”, in prospettiva di “permanenza”. Empatia, creatività, spirito critico saranno gli ingredienti principali dei 7 laboratori pratici per le scuole, in cantiere presso il Dipartimento di Studi Umanistici.


“La scuola è un habitat che frequento sempre molto volentieri, per anni ho avuto l’onore di insegnarci” racconta Giusi Toto, coordinatrice del Learning Science hub e responsabile scientifica del progetto, “ho avuto modo di osservare dall’interno meccanismi e fragilità del sistema didattico. Adesso, da ricercatrice di ambito pedagogico, mi pongo molti quesiti che partono proprio dall’esperienza lavorativa che ho svolto in passato, e mi chiedo per esempio: quali sono le competenze che la scuola dovrebbe lasciare ai giovani, e come dovremmo trasferirle? Io credo che, affianco allo studio della storia o della matematica, ci sia bisogno di insegnare competenze per la vita, life skills. Per farlo, la lezione frontale non basta”. Nella visione proposta da Giusi Toto, la logica laboratoriale è vincente in questo tipo di percorso formativo.


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