RIENTRO IN CLASSE: OTTIMISMO RESPONSABILE È LA PAROLA CHIAVE PER IL 60% DEGLI INSEGNANTI
Riparte il progetto “La Protezione tiene Banco”, promosso da Lysoform insieme a Fondo Scuola per tornare tra i banchi con fiducia e protetti.
Dagli esperti una mappa delle buone norme comportamentali
Per gli studenti, soprattutto per i più piccoli, tornare a scuola significa rivedere i propri compagni di classe dopo le vacanze estive, riprendere le amicizie e le consuete attività edu-ricreative. Dall’indagine[1] realizzata da Lysoform con il contributo di Fondo Scuola Italia nelle scuole primarie italiane emerge infatti che il 91% degli alunni intervistati ha una grandissima voglia di tornare tra i banchi in presenza, di riprendere le occasioni di socialità e le relazioni, guardando al futuro con speranza e fiducia. Solo il 6% dei ragazzi afferma di non aver riscontrato un profondo cambiamento nelle proprie abitudini socio-relazionali durante la pandemia.
Sulla base di questi risultati, che hanno misurato gli effetti della lunga chiusura e della DAD sui ragazzi, riparte anche il progetto “La Protezione tiene Banco” con il quale Lysoform riconferma il proprio impegno nel promuovere sia nelle scuole sia nei contesti di socialità l’adozione delle misure di protezione necessarie per la sicurezza di tutti.
“Riprendere la scuola in presenza e in modo continuativo per gli alunni non significa soltanto ritrovare la socialità, ma anche cimentarsi gradualmente nell’esperienza della relazione fatta di fisicità ed emozioni immediate, suscitate dalla concretezza dei rapporti senza la mediazione di dispositivi elettronici” - afferma la pedagogista Dott.ssa Elena Urso che collabora al progetto fin dall’inizio delle attività.
“Il 90% degli studenti ha accettato ed è rimasto incuriosito dalla DAD che è stata e rimarrà uno strumento prezioso e indispensabile ma l’obiettivo di tutta la comunità dovrà essere quello di continuare la scuola in presenza e in modo costante. Questo obiettivo potrà essere raggiunto con la collaborazione e la responsabilità collettiva, seguendo le norme di sicurezza e protezione” - dichiara il Presidente di Fondo Scuola Italia, Bruno Ferrari.
“La ripresa delle attività scolastiche non è soltanto un motivo di piacere ma anche una preziosa opportunità per i bambini” - commenta il pediatra Piercarlo Salari coinvolto nel progetto Lysoform sin dal principio “Attraverso indicazioni, esempi e comportamenti degli adulti, infatti, possono non soltanto apprendere e attuare i principi basilari della prevenzione, ma anche maturare la consapevolezza di quanto alcuni semplici gesti e accorgimenti quotidiani diventino fondamentali per la protezione propria e degli altri nonché per salvaguardare le stesse occasioni di convivialità”
Da inizio pandemia Lysoform supporta alunni, insegnanti, personale scolastico e genitori nella condivisione efficace delle norme comportamentali, delle regole di igiene e sicurezza e accompagnandoli verso una “nuova normalità”, fornendo inoltre kit di prodotti per la disinfezione e speciali materiali ludico-informativi. “Crediamo molto nel progetto ‘La Protezione Tiene Banco’ in quanto perfettamente in linea con il più ampio impegno di Lysoform: rendere gli spazi in cui viviamo protetti. Il nostro impegno consiste infatti nel far sentire le persone sicure ovunque esse siano, ed è per questo che vogliamo supportare le scuole italiane in un momento difficile come quello attuale.” - dichiara Ugo De Giovanni, Direttore Marketing Unilever Italia Home and Personal Care.
Grazie al contributo scientifico degli esperti[2] che collaborano al progetto, Lysoform mette a disposizione di scuole e famiglie una mappa delle buone norme comportamentali da seguire e da mettere in pratica per facilitare il rientro in classe, così come i momenti di socialità dopo la scuola.
In classe è bene coinvolgere prima di tutto bambini e ragazzi nell’assunzione della propria responsabilità. Gli adulti devono fornire un kit personale, fatto di igienizzanti e mascherine ben sigillate, e controllare che bambini e ragazzi siano dotati ogni giorno di tutto il materiale scolastico necessario, in modo da evitare scambi di oggetti.
Per quanto riguarda il gioco, invece, è bene che insegnanti e genitori favoriscano alternative che permettano di mantenere sempre le distanze, come per esempio il frisbee. Un buon metodo alternativo può essere delineare il campo di azione entro cui ciascuno può muoversi (come rettilinei per le gare di corsa) e, nei giochi a squadre, prediligere piccoli gruppi (2-3 bambini o ragazzi) possibilmente fissi. “Per quanto riguarda la possibilità di giocare insieme è bene tenere presente un criterio generale molto importante: bambini e ragazzi recepiscono molto bene le regole quando sono comunicate in modo chiaro, inequivocabile e quando si sentono parte attiva nel determinarle e nell’attuarle. Per questo costruire insieme ai più piccoli, anche idealmente, una mappa delle regole da seguire favorisce il rispetto delle stesse da parte di tutti” – aggiunge la pedagogista Elena Urso.
Al rientro a casa, infine, è importante igienizzare quanto utilizzato a scuola e fuori, e stimolare sempre bambini e ragazzi a parlare del loro stato di salute, così da monitorare con costanza la situazione sanitaria. Inoltre, non bisogna mai dimenticare di seguire disposizioni e direttive diramate dal Ministero della Sanità.
Fondo Scuola Italia, che da sempre è accanto alle scuole e alle famiglie, oltre a promuovere il progetto educativo nelle classi ha reso disponibile, in una sezione dedicata del sito, alcune video-pillole create dagli esperti e rivolte ai genitori, disponibili a questo link.
[1] Indagine, realizzata da marzo a giugno 2021, commissionata da Lysoform a Fondo Scuola Italia, che ha raccolto e analizzato i dati per misurare gli effetti della lunga chiusura e della DAD, volta cogliere spunti di riflessione per il sostegno della Scuola. I questionari sono stati sottoposti a 1.826 docenti e 8.643 alunni. [2] Collaborano al progetto la dott.ssa Elena Urso, pedagogista e il dott. Piercarlo Salari, pediatra.
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